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Per arrivare al tracciato della mulattiera di Rava Rossa , si percorre pian pianino la stradina in salita dietro la Chiesa della Cattedrale di Santa Maria Assunta in cielo affianco alla grande Torre Aragonese denominata via ravo
Proseguendo per via ravo la stradina si stringe di più rispetto a prima, dopo circa venti minuti si vede una svolta a sinistra dove in una delle pareti si vede una targa "Sentiero Alfonso Simoncelli" , imboccando questa stradina mulattiera , mentre si cammina ci si trova nell'immenso verde incontaminato , bellissimo da vedere ma sopratutto per respirare aria pulita
Proseguendo la stradina mulattiera incontriamo la scarpata ripida o detta anche falesia di Sora è conosciuta dai locali col nome di "Rava Rossa" e si trova a 400 metri di altitudine, immersa nel bosco del lato Est del Monte San Casto, posto proprio a ridosso della città di Sora.
Il nome deriva proprio dal fatto che il suo calcare grigio, sia solcato da diverse colate rossicce.
Prima di arrivare al castello si incontra il Santuario dedicato al Dio Silvano.Alla roccia troviamo tre edicole votive di diversa forma, sicuramente una di quelle edicole conteneva la statuetta del Dio Silvano.
Proseguendo e girando a destra lasciando la via mulattiera si arriva alla strada che costeggia le pareti del Castello.Questa sommità di montagna dove troviamo gli antichi culti riguardano il Santuario del Dio Silvano e di Ercole la zona è sopranominata Rava Rossa siamo a circa 539 metri sul livello del mare, sulle pareti per chi viene a visitare la Rava Rossa appare un'antica arte sacra , nascosta da una folta macchia di lecci,da alberi di ulivi,e cespugli spinosi,sono incise due iscrizioni risalenti al II secolo a.c. , una iscrizione C.I.L., X, 5710 ,e con un testo L.SABIDIUS MEMOR D D (Lucio Sabidio, memore dedicò) , l'altra epigrafe è un riquadro sicuramente per accogliere una tabella votiva degli Dei Silvano ed Ercole e troviamo l'iscrizione C.I.L., X, 5709 riportando il seguente testo CULTORES SILVANI CUR M.ALBIO (H)IERO (I sacerdoti di Silvano,curatori,a Marco Albio Gerone).A Sora il culto di Ercole terminò alla fine del IV secolo d.c. quando in città vi era una comunità cristiana e vi era un Vescovo a Sora , infatti esattamente nel 392 d.c. gli imperatori Teodosio I e Valentiniano III emanarono l'editto di distruzione di tutti i templi pagani e imposero il segno della Croce (Codex Tbeodosianus, LXI, tìt, X, 25)