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Il TEMPIO DI SERAPIDE
Il Tempio di Serapide
Per quanto riguarda l’esistenza del tempio di Serapide dobbiamo iniziare a parlare del libro del prof. Marcello Rizzello , intitolato
“ I culti orientali della media valle del Liri ” un libro di grande pregio ed estremo interesse
FIG.1
L’autore nella presentazione inizia a parlare di tre stucchi che si trovano nella chiesa di Santo Spirito nell’altare dedicato un tempo alla Madonna di Canneto , oggi invece troviamo il Sacro Cuore di Gesù .
Al centro è raffigurato il prospetto di un tempio romano , sui lati si fronteggiano simmetricamente la raffigurazione del sole e quella della
luna ( quest’ultima a rovescio ) nelle Fig.1 e Fig. 2
Secondo un nostro ragionamento filologico estrapolando queste figure possiamo dire che ;
il sole in tutti i popoli antichi è il simbolo della saggezza con i suoi raggi con influenze celesti , in tutte le religioni viene designato come fulcro che irradia con la propria luce . Il sole è essenza ,sostanza, forma, e materia ,mentre la luna rappresenta l’oscurità , le tenebre , essa riceve la luce dal sole .
FIG.2
Il tempio rappresenta la porta , cioè il passaggio da un mondo ad un altro , da quello della luce (sole) a quello delle tenebre (luna).
La porta del tempio è indicata come porta di occidente per sottolineare
che alla sua soglia scende il sole e cioè viene a spegnersi , oltre questo limite infatti vi sono le tenebre .
Riportando i simboli ai posti che ci circondano , possiamo affermare che il sole nasce nella zona di Canneto, mentre la luna viene illuminata di notte dai raggi del sole dopo il suo tramonto , dietro il monte Tartaro (40) .
Immagine eseguita da Alonzi Antonio
In questo caso :
Il sole = Canneto rappresenta la nascita , la luce .
Mentre la luna = Tartaro rappresenta secondo la mitologia greca, la regione più profonda degli inferi .
Altri simboli importanti che ci portano a credere all’esistenza del tempio di Serapide , sono le immagini dell’ulivo contrassegnato
con la lettera U e della spiga contrassegnata con la lettera S , quest’ultima presente nei culti Egizi di età romana , era
dedicata a Serapide e significava dispensatrice di vita .
Nella tradizione sorana ed egizia si tratterebbe del culto del tempio di Serapide e quello di Iside
Tratto dal sito www.mv.vatican.va/2_it
Busto di Osiride che nasce dal fiore di loto, erroneamente restaurato nel '700 con la parte inferiore femminile
Se il culto di Iside è documentato dai ritrovamenti archeologici , quello di Serapide è tutto da provare ,scrive l’autore . Si può affermare , invece, che dopo i ritrovamenti avvenuti in questi ultimi tempi tutto è provato e confermato .
Il Tuzi molto tempo fa scriveva che la chiesa di Santo Spirito , il palazzo dei Gesuiti (oggi palazzo municipale) e la Porta di Corte fossero stati edificati con pietre provenienti dal tempio di Serapide ,
come riporta il testo integrale della lapide fatta apporre nel 1723 dal Duca Antonio Boncompagni Ludovisi ,
D.O.M.
ANTONIS BONCOMPAGNVS LVDOVISIVS
DVX SORAE ET ARCIS
VRBANAM HANC PORTAM MAGNIFICENTIVS EXTRUXIT
LAPIDIBVS EFFOSSIS E VETVSTO SERAPIDIS FANO
DVM JVLIANVS CHRISTI MARTYR TORQVERETVR
REPENTE COLLAPSPO
UT SIC MAGNIFICENTIOR PATEAT ADITVS
AD HANC ROMANORVM COLONIAM MVNICIPIVM CIVITATEM
GESTIS MILITARIBVS NOBILEM
SED BAREAE VIRTVTE BARONII SAPIENTIA
DONINICI RELIGIONE
IVLIANI ET RESTITUTAE MARTYRIO
FAVSTOQVE GREGORII XIII AVSPICIO
NOBILIOREM
ANNO DOMINI MDCCXXIII
Ed ecco la traduzione che qui di seguito vi presento :
A DIO OTTIMO MASSIMO
ANTONIO BONCOMPAGNI LUDOVISI
DUCA DI SORA E ARCE
QUESTA PORTA URBANA ASSAI MAGNIFICAMENTE COSTRUI’
CON PIETRE CAVATE DAL VETUSTO TEMPIO DI SERAPIDE
MENTRE IL MARTIRE DI CRISTO GIULIANO VENIVA TORTURATO
ALL’IMPROVVISO CROLLATO
SI CHE UN ADITO PIU’ SONTUOSO SI APRE
A QUESTA COLONIA ROMANA MUNICIPIO CITTA’
NOBILE PER LE SUE GESTA MILITARI
MA PER LA VIRTU’ DI BAREA E LA SAPIENZA DI BARONIO
PER LA RELIGIOSITA’ DELL’UOMO DEL SIGNORE
GIULIANO ED IL MARTIRIO DI RESTITUTA
E PER L’AUSPICIO DI GREGORIO XIII
PIU’ NOBILE
NELL’ANNO DEL SIGNORE 1723
Quadro a olio del XVIII secolo che rappresenta la famosa Porta di Corte del palazzo ducale dei Boncompagni , costruita nel 1723 con i resti dell’antico e maestoso tempio di Serapide
Il tempio di Serapide , come diverse fonti storiche sostengono , la tesi che sorse nel luogo dove la pietà dei primi cristiani avrebbe poi custodito le ossa del martire di San Giuliano costruendo in suo onore la cripta con i resti del tempio di Serapide .
Parte inferiore della Chiesa dell’Abside nella Cripta
Blocchi modanati affiancati
Frammento di blocco modanato utilizzato per la copertura dell’abside
Tratto dal libro della Prof.ssa Alessandra Tanzilli
intitolato " Antica topografia di Sora e del suo territorio
Più tardi venne costruita la parte superiore della chiesa .
Molti sono stati gli scrittori in quel tempo che parlarono del famoso tempio di Serapide , i due più importanti furono Giovanni Lisi e
Padre Francesco Tuzi
In quest’ultimi tempi si è parlato molto dei numerosi ritrovamenti di alcuni reperti archeologici appartenenti sicuramente al famoso tempio di
Serapide per la maestosità e la lavorazione delle pietre
La domanda penso che sorgerà a tutti spontaneamente : “ Queste
maestose pietre appartenevano veramente al famoso tempio di Serapide ? E se così fosse , dove erano localizzate ?
Esse in gran parte erano state trafugate o distrutte dalla negligenza di determinate persone che non avevano capito il valore archeologico , sottraendo così un prezioso patrimonio culturale alla nostra Sora .
Un altro documento di grande importanza è quello
di un certo Padre Filippo un Padre Gesuita