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I culti orientali nella media valle del liri
Nel 2004 scrissi un libro inerente a San Giuliano Martire di Sora , si intitolava " L'ultima orazione di San Giuliano Martire di Sora testimone della fede di Cristo Nostro Signore " , mi incuriosiva ogni volta che entravo nella Chiesa di Santo Spirito sopratutto di quei stucchi che furono messi presso l'altare della Madonna di Canneto .Nel 1982 il Prof. Marcello Rizzello diede un cenno su quei tre stucchi che si trovavano in quella lunetta di qell'altare.Nel 2004 nel libro di San Giuliano Martire a pag.64 feci proprio uno studio particolare che di seguito descrivo .
Fig.1
In questa figura 1 vengono rappresentati due stucchi con la lettera S il sole e con la lettera T il tempio
In questa figura 2 troviamo sempre con T il tempio e con L la luna che si trova al rovescio
Fig.2
Secondo un nostro ragionamento filologico estrapolando queste figure possiamo dire che ;
il sole in tutti i popoli antichi è il simbolo della saggezza con i suoi raggi con influenze celesti , in tutte le religioni viene designato come fulcro che irradia con la propria luce . Il sole è essenza ,sostanza, forma, e materia ,mentre la luna rappresenta l’oscurità , le tenebre , essa riceve la luce dal sole .
Il tempio rappresenta la porta , cioè il passaggio da un mondo ad un altro , da quello della luce (sole) a quello delle tenebre (luna).
La porta del tempio è indicata come porta di occidente per sottolineare
che alla sua soglia scende il sole e cioè viene a spegnersi , oltre questo limite infatti vi sono le tenebre .
Riportando i simboli ai posti che ci circondano , possiamo affermare che il sole nasce nella zona di Canneto, mentre la luna viene illuminata di notte dai raggi del sole dopo il suo tramonto , dietro il monte Tartaro
In questo caso :
Il sole = Canneto rappresenta la nascita , la luce .
Mentre la luna = Tartaro rappresenta secondo la mitologia greca, la regione più profonda degli inferi .
Altri simboli importanti che ci portano a credere all’esistenza del tempio di Serapide , sono le immagini dell’ulivo contrassegnato
con la lettera U e della spiga contrassegnata con la lettera S , quest’ultima presente nei culti Egizi di età romana , era
dedicata a Serapide e significava dispensatrice di vita .
Nella tradizione sorana ed egizia si tratterebbe del culto del tempio di Serapide e quello di Iside
I misteri della luce e delle tenebre , del Sole e della Luna, di Osiride o Serapide e di Iside, affascina sempre tutti noi , collegando due punti Est Canneto con Ovest il monte Tartaro dove qui si sono ritrovate alcune offerte in favore di Giove , e poi il Nord la zona di San Pietro di Bagnolo dove anche qui si sono ritrovate delle statuette con il Sud la zona di Carnello , possiamo dire che il centro O corrisponde alla Chiesa di San Giuliano Martire e il complesso Ex Tomassi.Non è un caso , infatti tanti anni fa sia piazza Annunziata oggetto d'indagine archeologica dove trovarono diverse ville di diverse epoche e poi tutto ricoperto con cemento , diverse tombe con resti di scheletri umani, mentre ci fù una grande bufera per quei massi di pietre di granito talmente grosse e distrutte da qualcuno ,forse non aveva capito quello di importante che poteva essere per la Nostra Città di Sora (Turismo) .La domanda sorge spontanea, ma dove sono usciti quei massi così grandi che sicuramente formavano il famoso tempio di Serapide ?
Purtroppo la risposta non ci verrà mai data
Tornando con gli anni indietro ed esattamente nel 1890 fu trovata dal Sig. Angelo Facchini una statuetta marmorea di Iside fu presto portata al palazzo Facchini ma sparì dopo un grande terremoto.
Tra il 1909 e il 1910 durante i lavori a nord del Ponte San Lorenzo nel fare un pozzo di sei(6) metri trovarono una statuetta ed altre teste marmoree e dei blocchi che facevano parte di un'architrave marmoreo e un frammento di kyma
un frammento di kyma
La statuetta trovata era Iside , all'epoca l'ispettore onorario era il Prof. Vincenzo Simoncelli che diede l'ordine ad alcuni operai di portarla al museo , ma purtroppo la fecero sparire portandola a Napoli.
Inoltre in località di San Pietro di Bagnolo , vicino la valpara viene trovato un rilievo isiaco dal Sig. Arcangelo Gismondi, il fregio isiaco rappresenta con certezza la figura di Iside.
La dea Iside è seduta in terra con le gambe piegate , la sua testa è ricoperta da un mantello dal nome Klaft
Imm.tratta da ww.romanoimpero.com
e sopra la testa troviamo un disco lunare Al di sopra dell'immagine della dea Iside è scolpito un betilo
Il betilo è una pietra a cui si attribuisce una funzione sacra in quanto dimora di una divinità o perché identificata con la divinità stessa. Il termine "betilo" (latino "Baetylus", greco "βαίτυλος") deriva infatti dall'ebraico Beith-
Ritornando alla tavola Isiaca , essa è una tavola sicuramente dedicata ad un tempio dedicata alla Dea Iside, che era fuori dal centro abitato, il reperto marmoreo è stato murata nella facciata destra della Chiesa di Santa Restituta.Inolte per quando riguarda la Dea Iside possiamo dire che essendo la rappresentazione della Luna, essa era considerata come un principio di umidità e di fecondazione e addirittura si teneva responsabile della crescita degli animali e delle piante, infatti soprattutto al momento della semina si implorava molto per la buona e sana crescita delle piante.