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I Templari e la Chiesa di San Giacomo
La prima notizia dei Templari risale nella città di Sora al secolo XIII . Infatti andiamo con ordine , per parlare dei Templari dobbiamo parlare della Chiesa di San Giacomo a Sora.
La chiesa di San Giacomo si trovava a fianco della chiesa di San Rocco esattamente fuori la cinta muraria in una zona detta Porta Cancello, la prima notizia della chiesa di San Giacomo ,fu menzionata dalla Bolla Papale di Papa Innocenzo III ,
Tratto da Wikipedia
infatti Papa Innocenzo III rilasciò il 28 giugno del 1206 a Ferentino al Monastero di Santa Maria e San Domenico di Sora una bolla dove il pontefice su richiesta dell'Abate Nicola del Monastero di San Domenico scrivesse di mettere sotto la protezione della Sede Apostolica il Monastero di Santa Maria e di San Domenico e tutte le chiese e proprietà che appartenevano alla Diocesi di Sora .Le prime chiese ad essere menzionate nella bolla ....
Il testo della bolla è stato semplificato e possiamo dire con sicurezza che questa bolla ci aiuta a dire che la Chiesa di San Giacomo( Sancti Iacobi ecclesiam) esisteva ancor prima del 1206 i Sorani del XII secolo che hanno visto la Chiesa di San Giacomo hanno raccontato che era una Chiesa con una sola navata e con un solo altare, dietro l'altare vi era dipinta l'immagine di Gesù in croce , questo dipinto oggi scomparso era molto venerato dai fedeli Sorani, a destra di questo dipinto vi era un dipinto raffigurante San Giacomo e a sinistra vi era un dipinto di Santa Lucia ,
sempre a sinistra dell'altare vi era una mensa che serviva per la preparazione della Santa Messa . La chiesa era grande circa 32 x24 palmi , ossia se andiamo alla tabella di conversione da palmi a metri avremo che la chiesa di San Giacomo a quel tempo aveva un'area di 49 metri quadri circaDue erano le porte e due le finestre quest'ultime guardavano di fianco la Chiesa di San Rocco e nello stesso tempo davano luce alla chiesetta stessa, erano munite di cancelli di ferro e permettevano ai fedeli passanti di inchinarsi e pregare, e sotto le finestre vi era una piccola pila con l'acqua benedetta.La Chiesa di San Giacomo in Sora era comandata dalla Commenda Gerosolimitana di cui il responsabile era in quegli anni il Cavaliere F. Carlo Ricci Romano.La Commenda Gerosolimitana è un'ordine dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta , il loro scopo è di accogliere i bisognosi e i pellegrini in transito verso i luoghi santi, si trasformarono in precettorie e in commende.Tratto dalla pagina di facebook di Giulia Gonzaga e
Archivio Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta, a Roma, è custodito un grosso volume manoscritto risalente al 1739
La chiesa di San Giacomo è stata appunto la sede dei Gerosolimitani e non dei Templari in Sora, partiamo dal grande libro del Tuzi un Gesuita che scrive nel 1725 le notizie sulla città di Sora
Conferma il quadro della situazione delle Chiese ,delle Confraternite , e delle commende e dice testualmente , vi sono 5 parrocchie,5 Confraternite di cui qualcuna mantiene il pubblico ospedale ,una commenda dei Cavalieri di Malta ed il loro Ospizio con annesso alla Chiesa di San Giacomo che diede il nome ad una delle porte di Sora, forse fu edificata dagli antichi Templari ed occupava il sito della piazzetta confinante con la Chiesa di San Rocco.Possiamo dire che sicuramente in quel tempo e ancora oggi ci sia confusione per quanto riguarda i due ordini, ossia i Templari e la commenda dei Cavalieri Gerosolimitani o Giovanniti , l'abbaglio è che i due ordini siano la medesima istituzione, entrambi gli ordini erano affini ma completamenti distinti , possiamo dire con certezza che la Chiesa di San Giacomo era comandata dall'ordine dei Gerosolimitani , infatti il 1 gennaio 1739 la chiesa fu visitata da Fra Antonio Cedrone che era il procuratore della Commenda di Pontecorvo e trovò la chiesa in buone condizioni di culto , cinque (5) anni dopo secondo il Carbone, la Chiesa fu occupata dalle truppe spagnole comandate da Carlo III re di Napoli che si fermò per alcuni giorni a Sora , i soldati vi stazionarono nella casa di Dio e bivaccarono senza problemi e così la Chiesa venne interdetta , la chiesa fu ristabilita e ribenedetta dal Curato di San Silvestro un certo Don Gaetano De Gasperis
Nel 1744 dopo che la Chiesa fu occupata dalle truppe spagnole venne interdetta di nuovo e questa volta per sempre e inizìò così un decadimento della Chiesa stessa , non facendoci più funzioni, preghiere , non fece altro che accelerare la sua decadenza , in una visita pastorale del Vescovo Niquesa esattamente nell'anno 1874 scrive che nelle vicinanze della Chiesa di San Rocco si vedono i ruderi esistenti della Chiesa di San Giacomo.
La chiesa ormai chiusa servì da ammazzatoio prima e poi venne utilizzata come deposito per il legname , i festeggiamenti di San Giacomo venivano festeggiati presso la Chiesa di San Silvestro .
Nella copia della delibera comunale risalente al 28 giugno 1875 si legge che dovendosi costruire la rete fognaria in via borgo San Rocco sarebbe stato opportuno realizzare l'allineamento della strada nella parte dove rimanevano i ruderi della Chiesa di San Giacomo e quindi un nuovo prospetto stradale .
Ci furono due richieste da privati per risolvere questo problema stradale , la prima risale al 7 aprile 1880 quando Francesco Capobianco affituario da diversi anni del locale di San Giacomo si offriva di eseguire a sue spese i lavori di demolizione in cambio dell'area risultante, la seconda pervenne il 4 dicembre 1880 da Giuseppe De Gregoris il quale direttamente interessato al progetto , richiedeva in cambio della demolizione una buona porzione della propria abitazione ,l'area liberata della piccola chiesa, restando a carico del comune un'alzata del muro per uno sviluppo di circa 25 metri Un documento interessante fu' la planimetria della chiesa di San Giacomo dopo quella antica pubblicata da Don Dionigi Antonelli sul libro" Gli Ospedali delle Parrocchie e degli ordini,religiosi esistenti nella città e nella Diocesi di Sora dal sec.XI al sec.XIX "
Il 29 ottobre 1884 Nicola Camastro Priore della Congrega di San Rocco , scrisse ai Consiglieri Comunali per informarli di numerose iniziative intraprese per festeggiare la ricorrenza del quarto centenario della traslazione del corpo del Santo a Venezia avvenuta nel 1485 ,inoltre il Camastro informò che voleva costruire due camere sopra la Sagrestia della Chiesa di San Rocco e di utilizzare le pietre del restante rudere della Chiesa di San Giacomo.La proposta fu sottoposta al Consiglio Comunale che non fece altro che accettare. La demolizione e quindi la scomparsa della Chiesa di San Giacomo di Sora avvenne il 3 marzo 1885 con approvazione della giunta comunale e lettera del Sindaco di Sora Nicola Mancinelli
Sette anni dopo esattamente nel 1892 si stava scavando nel luogo dove prima c'era la Chiesa di San Giacomo , da quel posto si doveva portare un tubo che portasse l'acqua in piazza San Rocco dove oggi esiste la fontana pubblica , e proprio mentre scavano uscì una pietra fondamentale dell'antichissismo tempio. L'abate Mattacchione fece prendere quella antichissima pietra e la volle incastrata al muro del corridoio che porta alla Sacristia della Chiesa di San Silvestro per ricordare quella Chiesa di San Giacomo.
Continua....