PIETRO II - SORA SOTTERRANEA

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PIETRO II

I GASTALDI DI SORA

PIETRO II  

Tra il 1004 e il 1010 Pietro figlio di Ranieri istitui' la città INSULA FILORUM PETRI,
Raffigurazione di Isola del Liri, all’interno del Salone dei 18 paesi, Castello Boncompagni-Viscogliosi  

Pietro II
fù visto dal popolo Sorano e tutto il territorio che lo circondava come un'uomo di grande spessore religioso ma sopratutto era un Grande benefattore ,ereditò tutti i beni di suo padre ,erano tutti importanti e rispettabili, come dice il famoso diploma in pergamena che si trova presso il Monastero di San Domenico Abate, riportato dal Baronio nel modo seguente, Rainerius Gastaldus  Soranae  Civitatis obtulit B. Benedicto ae rebus hereditatis suae in finibus Arpini, locum, qui vocatur Collis, de Insula ,cum omnibus adiacentibus , et pertinentuis eiusdem loci. Così in questo modo Isola che si staccò dal territorio di Arpino, sembra che in origine si chiamasse l'Isola del Colle e che la nascita di Insula Filorum Petri fosse da parte  di Ranieri  il padre non dei figli, un'altro documento invece dice che fù eseguito da Pietro II    Sempre a Pietro II si deve la famosa donazione a San Domenico da Foligno del territorio in località inter formas (tra le forme) nei confini di Sora per la costruzione di un monastero, ma come avvenne  questa donazione così improvvisa da parte di Pietro II a San Domenico.   Molti volumi confermano che Pietro II Signore del Gastaldato di Sora conoscendo molto bene la santità di San Domenico volle incontrarlo  per confessargli  dei suoi peccati, e San Domenico convinto del perdono dell'uomo , gli accordò il perdono  pretendendo però da Pietro II che costruisse un monastero dedicato a San Benedetto , e così Pietro II donò al  monaco il terreno  dove il Fibreno si getta  nel Liri
Tratto dal quaderno Coldragonesi vol.6   
Un’epigrafe commemorativa e un libro odeporico sulle tracce
di Marcus Tullius Cicero-a cura di
Alessandra Tanzilli


Tra la fine del 1022 e il 1023 ,si consumò in vallecomino un sanguinoso scontro tra l'esercito normanno dell'Imperatore germanico e quello longobardo quest'ultimo fedele al Conte del Gastaldato di  Sora Pietro II o detto il maggiore.      In quegli anni , l'Imperatore Enrico II molto ricco e potente aveva assegnato la terra "Comino" ed il castello di Gallinaro ai nipoti di Melo,   
La Corte  in quel tempo   

Amato
un monaco di Montecassino, riferisce che entrarono nel Castello di Gallinaro 44 soldati Normanni, qualche altro documento dice che i Normanni erano appena 25 cavalieri .  Pietro figlio di Raniero e Conte del Gastaldato di Sora non voleva cedere le terre ed il castello di Gallinaro così mise insieme un significato esercito, la battaglia fu sanguinosa e si estese nei campi di Gallinaro,  di San Donato, fino ad arrivare alla piana di  Alvito.I combattimenti  videro cadere sul terreno migliaia di soldati  del Conte di Sora e pochissimi dalla parte Normanna, a quel punto il Conte di Sora Pietro II figlio di Raniero consegnò le terre ed il castello di Gallinaro
     
Resti del Castello di Gallinaro

Nel 1024  PietroII  figlio di Ranieri  signore di Sora  desideroso di compiere opere buone e di mettere a frutto ogni cosa  che pensava , dietro sempre consigli di sacerdoti e religiosi del Gastaldato  di Sora , decise di fondare un monastero per San Benedetto, a tale scopo decise di scegliere  la chiesa di S.Elia che sorgeva in territorio di Sora , in località Castagneto ,


e la donò al prete un certo Giovanni che diventò il primo Abate del Monastero  .    Il Monastero doveva stare a certe regole e non era soggetto all'Episcopio Vescovile e a nessùno altro monastero o persona ma poteva solo rispondere alla SS.MA  TRINITA'.   Con questa opera il conte di Sora Pietro II si rilevò un Grande benefattore facendosi voler bene a tutto il territorio.  Nel 1027 il Conte di Sora Pietro II donò altri terreni poichè il Monastero era diventato più grande e i monaci venivano da ogni parte.  La chiesa di S.Elia era una sua proprietà infatti lo rivela uno strumento di permuta di giugno 1030 dove indicava tutte le proprietà del Conte di Sora e di Arpino  Pietro II , dove si citava che aveva un appezzamento di terreno in località Licitu Vitali confinante con << res Sancti Helie >> che era una chiesa in quei pressi a valle di una strada che porta a Veroli.  Dopo Pietro II è attestato Girardus Petri Filius  fino all'anno 1043 , ricordato come dominus  Sorae , quest'ultimo era  come se avesse un riconoscimento  giuridico istituzionale.  Gerardo Conte di Sora era al servizio del principe di Capua Pandolfo IV     

  

Tratto da Wikipedia

e infatti combattè nella guerra contro il duca di Napoli Sergio IV

 
 
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