EPISODIO SCANDALOSO - SORA SOTTERRANEA

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EPISODIO SCANDALOSO

ISTITUTI RELIGIOSI FEMMINILI > MONASTERO DI SANTA CHIARA

EPISODIO  SCANDALOSO

Un episodio  scandaloso per il Monastero di Santa Chiara a Sora si verificò alla prima metà del secolo XIX.
L'episodio benchè circoscritto offrì in quello isituto femminile claustrale un travagliato momento storico, due furono le denunce , la prima datata 21 aprile 1836

scritta dalla madre Badessa dell'epoca Suor Maria Francesca Tronconi all'abate di Montecassino Don Celestino Gonzaga da Napoli, l'altra invece fu fatta in forma anonima cinque(5) giorni dopo il 26 aprile 1836 al nunzio apostolico Monsignor Gabriele Ferretti.  
Ma  cosa successe di così scandaloso da far arrivare la notizia fino al nunzio apostolico dI Napoli



Le denunce sono abbastanza pesanti  , infatti si accusa il canonico Basilio Fortuna membro del Capitolo della Cattedrale di Santa Maria Assunta  a Sora e confessore delle monache del monastero di Santa  Chiara , di aver abusato di tre religiose in confessionale e addirittura di averle messe incinte.
Delle tre una certa
Iacobelli sembra essere prossima al parto.
Nonostante le indagini ,non furono reperiti verbali dei interrogatori,referti,e relazioni o lettere del
Nunzio Apostolico o di altri delegati .
Insomma non fu prodotto nessun documento e il caso fu archiviato come <<
falso >> .Se effettivamente nel Monastero di Santa Chiara era successo questo fatto scandaloso  delle tre monache che erano rimaste gravide ,pensate in quel tempo  l'onore di quelle religiose,il disastro che portava a quella comunità monastica,il rispetto delle famiglie d'origine,del clero e dei suoi superiori , insomma era tutto gravemente compromesso..Questo crimine fu di competenza dell'Inquisizione con un decreto del 10 luglio 1614 in seguito ad un'aumento preoccupante dei casi.
Su questa questione nel XVIII intervenì il
Papa Benedetto XIV


che gli abusi in confessionale dovevano essere denunciati e se qualcuno ne era a conoscenza aveva un mese di tempo per denunciare il fatto  e sopratutto il colpevole altrimenti si incorreva nella scomunica



 
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