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I FRATELLI VERTULEI
E' conosciuto , quanto siano rare le epigrafe o iscrizioni latine che ci circondano ,quanto siano importante perchè con la loro scritta ci aiuta a documentare e a studiare ma sopratutto a risovere diverse situazioni delle civiltà passate , e poi per non parlare di ancora iscrizioni sconosciute alla nostra civiltà perchè sepolte o addirittura nascoste o parcheggiate in qualche giardino di qualche villa non ancora decifrate
Fatta questa piccola introduzione vorrei parlare di una grandissima scoperta che fu fatta tanti anni fà, vorrei parlare e far conoscere perchè forse accantonata dell'iscrizione sacra dedicata ad Ercole posta dai fratelli Marco e Publio Vertulei.Andiamo con ordine Sora nel II a.c. la città di Sora lavorava molto con il commercio attraverso il bestiame e la transumanza , visto che la città era influenzata dal popolo dei Volsci , quest'ultimo era un popolo molto religioso e lo attesta proprio questa dedica dei fratelli Vertulei.Il padre di Marco e Publio Vertulei si chiamava Gaio Vertulei , quest'ultimo aveva fatto un voto in un momento di difficoltà finanziarie e i figli Marco e Publio per il superamento della crisi offrirono la decima parte dei guadagni donandolo al Dio Ercole con la famosa dedica che di seguito trascrivo.
M. P. Vertuleieis C. F.
Quod re sua difeidens asper
afleicta parens timens
heic vovit voto hoc
soluto, decuma facta
poloucta,leibereis lube
tes donu danunt
Hercolei maxsume
mereto,semol te
orant se voti crebro
condemnes
I fratelli Vertulei erano Negotiatores o addirittura Mercatores in poche parole erano dei veri e propri impresari
Ma dove venne trovata la famosa pietra epigrafe dei fratelli Vertulei.In un primo momento nel bollettino di corrispondenza archeologica datato 1845 del Sig. G.Henzen che riceve attraverso il Sig.Heinrich Bruun una copia su carta dell'epigrafe e disse di averla trovata in un giardino di una chiesa di Sora, e proprio nell'orto della chiesa di Santa Restituta insieme ad altri reperti venne conservata.Più tardi nel 1876 il ricercatore storico Mommsen la trovò li ancora nell'orto e chiese che quella lapide che aveva un pregio particolare ed era molto importante per la città ,doveva immediatamente essere spostata in luogo più sicuro , e nel 1878 il Sindaco di Sora all'epoca Gaetano Renzi la fece trasportare presso il Municipio di Sora e oggi dovrebbe trovarsi presso il Museo di Sora.Infine una nota molto importante è che la pietra con l'epigrafe era sicuramente nei pressi della Rava Rossa dove esiste il Santuario dedicato ad Ercole e al Dio Silvano e che durante gli anni sia stata portata successivamente in un secondo momento presso il giardino della Chiesa di Santa Restituta, anche perchè il Santuario senza ombra di dubbio per le dediche per Ercole e il Dio Silvano era la Rava Rossa
Tratto da Wikipedia
Presso il largario della Chiesa di San Giovanni Battista troviamo un'altra iscrizione dedicata a Publio Vertuleio Filodama e Quinto Proculeio Hilaro, quest'ultimo era un liberto.L'iscrizione risale all'anno del primo secolo d.c.