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Per quando riguarda il cuniculo di San Giuliano Martire , si parla che esisteva nel territorio antistante la Chiesa di San Giuliano Martire un cunicolo che portava dall'angolo di Piazza Annunziata e arrivava alla Chiesa del Santo, durante il cammino si incontravano diverse tombe prima di arrivare alla tomba del Santo .
In una relazione della archeologa Alessandra Tomasetti ha dimostrato che a ridosso della Chiesa di San Giuliano Martire vi era una comunità ,infatti nel IV e V secolo esisteva una villa di una donna nobile dal nome Magetia o Megetia o Megezia , donna sorana ,avendo fatto seppellire in una sua villa i cadaveri dei propri defunti ,supplicò il Papa Gelasio I a concederle facoltà di poter far celebrare i divini uffizi nell'oratorio privato e da lei eretto .Il Papa Gelasio I indirizzò un lettera con decreto al Vescovo di Sora Giovanni, dicendo che in via del tutto eccezionale si conceva alla gentildonna di far celebrare gli uffizi divini all'oratorio
Infatti in quattro documenti il libro del Tuzi sulle Memorie storiche di Sora,l'epistola di Papa Gelasio descritta da Andreas Thiel ,un documento di archeologia n°44 dell'università di Torvergata ,e su una ricerca dell'università di Padova viene descritto molto bene la villa della nobile Megentia
L'oratorio venne costruito quasi vicino la Chiesa di San Giuliano , aveva la funzione di seppellire i defunti, quest'ultimi venivano messi attorno alla Chiesa del Santo.
I cristiani di quel tempo andavano a visitare i loro cari e San Giuliano.
Il giorno del ricordo della decapitazione del Santo , i Sorani scendevano giù alla sua tomba attraverso sicuramente due cunicoli di accesso , uno era rappresentato da una strada che veniva dall'angolo della ex Tomassi denominata strada vecchia e si scendeva giù attraverso un cunicolo e andava a visitare i loro defunti e poi si andava verso la Chiesa del Santo , l'altro cunicolo stiamo parlando tra il secondo e terzo secolo erano delle scalette un pò costruite in modo superficiale in pietra che scendevano giù per visitare il Santo il giorno 27 gennaio nella cripta attraverso un cunicolo sotterraneo ancora oggi esistente .
Diverse sono le realtà in Italia dove per vedere la cripta del Santo bisogna scendere diverse scalette nel sotterraneo , basti pensare a San Domenico di Sora dove si deve scendere delle scalette , Santa Maria del Monte nella città di Varese ,la Grotta di San Michele Arcangelo Monte Sant'Angelo Foggia dove anche qui si scendono diverse scalette nel sotterraneo.
Tanti anni son passati ed il corpo di San Giuliano Martire era sempre li,i seguaci cristiani del Santo hanno trasmesso al popolo Sorano la testimonianza di San Giuliano Martire la Fede profonda vissuta , la gente ogni anno non ha dimenticato che il corpo era sempre li, li dove oggi sorge la Chiesa.
In un trattato del 1738 dal titolo " DECISIONI DI MOLTI CASI DI COSCIENZA" si parla che presso la tomba di San Giuliano Martire all'epoca si scendeva giu' e il giorno del Martirio si portavano delle lucerne insieme a delle candele accese e molta gente si serviva della cera del sepolcro perchè il sangue versato dal Santo Martire aveva delle virtù miracolose e cioè la gente prendeva la cera che cadeva per terra e la passava come una crema sulla persona che aveva bisogno di un miracolo "Per virtutem S.Juliani Martyris",infatti si parlava di molta gente miracolata.
Le generazioni nuove cambiano le tradizioni , ma San Giuliano Martire è stato sempre lì , lo ricorda il Vesovo Monsignor Gagliano nel 1703 in una lettera