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I GASTALDI DI SORA
Si conosce pochissimo della venuta dei Gastaldati Longobardi nella valle del Liri ed il territorio intorno alla città di Sora.In realtà sembra che all'inizio , il Gastaldato fosse uno solo con capoluogo proprio Sora che quest'ultima venne conquistata assieme ad Arce ed Arpino esattamente nell'anno 702 d.c. dal duca di Benevento un certo Gisulfo I .
Statua di Gisulfo presente presso Montecassino
Ben presto però Sora e tutto il basso lazio sarebbero passati sotto il dominio della contea di Capua all'epoca retta da Landolfo I e cominciò ad agire indipendentemente da Salerno,dove suscitò la reazione del principe Siconolfo
Morto nell'anno 843 Landolfo la contea passò a Landone I che affidò il gastaldato di Sora a Landonolfo che governò Sora fino all'anno 858, dopo di che il duca di Spoleto acquisi' Sora ,Arce,Arpino,Atina,Vicalvi.
Nel 970 quando Sora torna in possesso di Capua , unito al gastaldato di Vicalvi divenne contea e Ildebrando,figlio di Ranchisio ultimo gastaldo di Sora, fu nominato Conte di Sora e Vicalvi. La contea era veramente grande e Sora racchiudeva i seguenti castelli, Vicalvi, Picinisco,Atina, Settefrati, Alvito, Casalvieri, Schiavi (oggi si chiama Fontechiari) come del resto Castro Fiorolo (oggi si chiama Santopadre) Nel 989 al Duca Ildebrando ci furono diverse successioni di trono, il primo fu Teutone figlio del fratello Alessandro , nel 1009 per pochissimo tempo ci fu Pietro I figlio di Teutone e dopo tre anni nel 1012 fino al 1021 ci fu Rainieri anche lui figlio di Alessandro. Successivamente a Rainieri successe il figlio Pietro II che sposò nell'anno 1010 Donna Doda figlia del Conte Oderisio dei Marsi, per la città di Sora iniziò una nuova rinascita .
IL CASTALDATO DI SORA Tra il 1004 e il 1010 Pietro figlio di Ranieri istitui' la città INSULA FILORUM PETRI,
Raffigurazione di Isola del Liri, all’interno del Salone dei 18 paesi, Castello Boncompagni-
Pietro II
Tratto dal quaderno Coldragonesi vol.6
Un’epigrafe commemorativa e un libro odeporico sulle tracce
di Marcus Tullius Cicero-
Tra la fine del 1022 e il 1023 ,si consumò in vallecomino un sanguinoso scontro tra l'esercito normanno dell'Imperatore germanico e quello longobardo quest'ultimo fedele al Conte del Gastaldato di Sora Pietro II o detto il maggiore. In quegli anni , l'Imperatore Enrico II molto ricco e potente aveva assegnato la terra "Comino" ed il castello di Gallinaro ai nipoti di Melo, La Corte in quel tempo
Amato un monaco di Montecassino, riferisce che entrarono nel Castello di Gallinaro 44 soldati Normanni, qualche altro documento dice che i Normanni erano appena 25 cavalieri . Pietro figlio di Raniero e Conte del Gastaldato di Sora non voleva cedere le terre ed il castello di Gallinaro così mise insieme un significato esercito, la battaglia fu sanguinosa e si estese nei campi di Gallinaro, di San Donato, fino ad arrivare alla piana di Alvito.I combattimenti videro cadere sul terreno migliaia di soldati del Conte di Sora e pochissimi dalla parte Normanna, a quel punto il Conte di Sora Pietro II figlio di Raniero consegnò le terre ed il castello di Gallinaro
Resti del Castello di Gallinaro
Nel 1024 PietroII figlio di Ranieri signore di Sora desideroso di compiere opere buone e di mettere a frutto ogni cosa che pensava , dietro sempre consigli di sacerdoti e religiosi del Gastaldato di Sora , decise di fondare un monastero per San Benedetto, a tale scopo decise di scegliere la chiesa di S.Elia che sorgeva in territorio di Sora , in località Castagneto ,
e la donò al prete un certo Giovanni che diventò il primo Abate del Monastero . Il Monastero doveva stare a certe regole e non era soggetto all'Episcopio Vescovile e a nessùno altro monastero o persona ma poteva solo rispondere alla SS.MA TRINITA'. Con questa opera il conte di Sora Pietro II si rilevò un Grande benefattore facendosi voler bene a tutto il territorio. Nel 1027 il Conte di Sora Pietro II donò altri terreni poichè il Monastero era diventato più grande e i monaci venivano da ogni parte. La chiesa di S.Elia era una sua proprietà infatti lo rivela uno strumento di permuta di giugno 1030 dove indicava tutte le proprietà del Conte di Sora e di Arpino Pietro II , dove si citava che aveva un appezzamento di terreno in località Licitu Vitali confinante con << res Sancti Helie >> che era una chiesa in quei pressi a valle di una strada che porta a Veroli. Dopo Pietro II è attestato Girardus Petri Filius fino all'anno 1043 , ricordato come dominus Sorae , quest'ultimo era come se avesse un riconoscimento giuridico istituzionale. Gerardo Conte di Sora era al servizio del principe di Capua Pandolfo IV
Tratto da Wikipedia
e infatti combattè nella guerra contro il duca di Napoli Sergio IV